Edizione 23/24 del progetto Nomadi Urbani
Anche quest'anno l'associazione Archcelerator Aps ha portato a termine il viaggio Nomadi Urbani alla scoperta della città di Pescara con i giovani travelers delle scuole superiori.
Durante le nostre giornate nomadi in città, i travelers hanno fatto esperienza del contesto urbano e sociale in cui vivono con un filtro da professionisti del settore architettonico e sociale. Hanno riflettuto in particolare su come il sostrato urbano si vada ad intrecciare con la gestione del verde in città e su come il degrado urbano spesso possa portare a situazioni di disagio sociale.
Riportiamo alcune riflessioni dei nomadi urbani:
"Il degrado urbano ha ripercussioni a livello sociologico". Leggendo questa frase e ponendola in un contesto che riguarda più la sfera privata di ogni individuo, la si può intendere in questo modo: alcuni studi psicologici dimostrano che vivere in un ambiente disordinato è sintomo di un disordine che parte dalla mente e si riflette in atteggiamenti confusi. Ecco che il degrado urbano si può associare con quello della propria cameretta e della mente.
by Alexandra Luculescu
La frase "dando forma ad una città diamo forma a noi stessi" riflette il concetto che le città non sono semplicemente insiemi di edifici e strade, ma sono estensioni fisiche delle nostre idee, aspirazioni e identità collettive. Quando progettiamo e costruiamo una città, lo facciamo secondo i nostri valori culturali, sociali ed economici. L'ambiente urbano che creiamo riflette la nostra visione del mondo e il nostro rapporto con esso. Le scelte urbanistiche e architettoniche influenzano il modo in cui interagiamo, comunichiamo e viviamo insieme, plasmando le nostre relazioni e modellando la nostra percezione di noi stessi e degli altri. In questo senso, la città diventa una sorta di specchio della nostra società e delle sue dinamiche, un luogo in cui possiamo riconoscere e confrontarci con le nostre identità individuali e collettive.
by Riccardo Emanuele Navangione
Il cieco interesse economico ha portato una urbanistica senza regole: costruzioni che non sono posizionate secondo una funzione. Il verde separato dalla zona abitata e recintato, il parcheggio lontano dai servizi, quindi non funzionale. Strade strette, molte senza uscita, zone non ACCESSIBILI. Una piazza che non può avere la finalità di luogo di aggregazione. La piazza è per sua natura il centro per far crescere una COMUNITÀ.
by Veronica Di Nucci
Ma i nomadi urbani non si sono fermati qui. Hanno intervistato dei ragazzi della città ponendo la domanda tanto semplice quanto attuale: Cos'è per te la sostenibilità?
Il link instagram della presentazione dell'elaborato finale dei giovani nomadi urbani ↴
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