I principi dell'architettura 3 - La lampada della potenza
Dopo la Lampada del Sacrificio e la Lampada della Verità, torniamo a parlare di John Ruskin e dei principi dell'architettura che pongono le differenze tra ciò che è bello e ciò che è sublime, cioè ciò che segna la potenza del costruito.
Nel vasto panorama della letteratura architettonica, pochi testi hanno avuto un impatto tanto duraturo e influente quanto Le Sette Lampade dell'Architettura di John Ruskin. Questo saggio offre un'analisi riflessiva dei principi fondamentali dell'architettura, esplorando temi che vanno dalla bellezza e dalla solidità alla verità e alla vita. Tra le sette lampade che Ruskin accende per illuminare il cammino dell'architetto, una delle più significative è la Lampada della Potenza.
LA LAMPADA DELLA POTENZA
L'autore de Le Sette Lampade dell'Architettura, si mette nella prospettiva di un viaggiatore, che ricorda le opere architettoniche da cui è rimasto piacevolmente affascinato. Nel suo viaggio a ritroso, come se il ricordo fosse oggettivamente categorizzante, la mente definisce due categorie sulla base dei sentimenti provati al cospetto delle maestosità architettoniche: la prima è caratterizzata da un eccesso di preziosità e di raffinatezza alla quale ritorniamo con un senso di affettuosa ammirazione; la seconda si contraddistingue per una severa, e in molti casi misteriosa, maestà che ricordiamo con inalterata reverenza,
AFORISMA 17
La differenza tra queste due categorie non è semplicemente quella che esiste in natura tra le cose belle e quelle sublimi.
Si tratta anche della differenza tra ciò che è derivato e ciò che è originale nelle opere dell’uomo; perché tutto ciò che in architettura è piacevole e bello è un’imitazione delle forme naturali; e ciò che non è derivato in questo modo, ma è l’espressione della potenza della mente, raggiunge un grado di sublimità proporzionale alla potenza che esprime.
L’arte di edificare, pertanto, mette in luce la capacità da parte dell’uomo o di raccogliere o di governare; e i segreti del suo successo risiedono nel suo sapere cosa raccogliere e come governare. Queste sono le due grandi Lampade dell’Architettura di ordine intellettuale, delle quali l’una consiste in una giusta e umile venerazione per le opere della terra, e l’altra nella consapevolezza che l’uomo è stato investito della signoria natural-divina su quelle opere.
Vediamo allora cosa sono questa potenza e questa maestà che la natura stessa non disdegna di fare sue, traendole dalle opere dell’uomo; e cos’è quella sublimità che si trova in edifici imponenti che l'uomo costruisce con un’energia paziente e lenta come quella da cui nascono le barriere coralline, che ha una sua dignità anche quando è paragonata alle montagne senza età, che hanno avuto bisogno di terremoti per essere innalzate e di inondazioni per essere modellate.
La potenza risiede nel senso di permanenza
Ruskin presenta la Lampada della Potenza come una guida essenziale per gli architetti che cercano di creare opere durevoli e significative. Secondo Ruskin, la vera potenza dell'architettura non risiede nella grandiosità delle forme o nella magnificenza dei materiali, ma piuttosto nella capacità di trasmettere un senso di significato e di permanenza attraverso il tempo.
La vera potenza dell'architettura risiede nella sua capacità di suscitare emozioni profonde e durature negli spettatori, di ispirare rispetto e ammirazione per le generazioni a venire.
Per Ruskin, la potenza dell'architettura risiede nella sua capacità di comunicare un significato più profondo attraverso simboli e allegorie. Le grandi opere architettoniche, secondo Ruskin, sono più di semplici costruzioni materiali; sono espressioni tangibili degli ideali, dei valori e della cultura di una società. Attraverso l'uso sapiente di simboli e allegorie, gli architetti possono infondere nelle loro opere un senso di permanenza che va oltre la semplice funzionalità.
Esempi di costruzioni illuminate dalla potenza
Per comprendere appieno il concetto potenza, è utile esaminare alcuni esempi iconici di architettura che incarnano questo principio. Uno dei più celebri è la Cattedrale di Notre-Dame a Parigi. Questo capolavoro gotico non è solo un esempio straordinario di ingegneria e design, ma anche un potente simbolo di fede, cultura e grandezza che ha ispirato milioni di visitatori nel corso dei secoli.
Un altro esempio iconico è il Taj Mahal in India. Questo monumento straordinario è stato costruito nel XVII secolo come mausoleo per la moglie dell'imperatore Shah Jahan. Oltre alla sua bellezza architettonica, il Taj Mahal è un simbolo della potenza dell'amore e della perdita, incarnando il desiderio umano di commemorare gli affetti perduti.
Ruskin ci invita a considerare l'architettura non solo come un atto di costruzione materiale, ma anche come un'espressione di significato e di potenza emotiva che risuoni attraverso il tempo e lo spazio.
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