Il nomade digitale non lavora per viaggiare e non viaggia per lavorare
Il nomade digitale, al contrario di quello urbano, non necessariamente si sposta da una città all’altra in un contesto metropolitano, ma, più specificatamente, intende esplorare il mondo e magari immergersi nella natura senza abbandonare la propria attività lavorativa. Il manifesto dei Nomadi Digitali li definisce:
Quelli che girano il mondo, lavorando ovunque grazie a Internet.
Le origini del Digital Nomadism
Il termine Digital Nomad (Nomade Digitale) appare per la prima volta nel 1997 come titolo di un lavoro accademico condotto dallo scienziato informatico Tsugio Makimoto insieme allo scrittore David Manners. La tesi centrale dello studio sostiene che il bisogno antropologico di muoversi e gli inevitabili cambiamenti, determinati dallo sviluppo delle nuove tecnologie digitali, avrebbero portato alla nascita di nuove comunità di lavoratori itineranti.
Il Ventunesimo secolo [...] farà risorgere per gli umani un dilemma che è stato dormiente per 10.000 anni – gli umani potranno chiedersi: 'Sono un nomade o un colono?
I nomadi digitali oggi
Il crescente interesse, sia professionale che normativo, verso la figura del lavoratore itinerante dimostra che il fenomeno del nomadismo digitale non si riduce ad una tendenza passeggera o una mera conseguenza della globalizzazione. Anzi, sono sempre di più, anche in Italia, le persone che lavorano on the road, senza una sede o un ufficio fisso, ma da remoto. Viaggiano verso mete sempre diverse, alla ricerca di una dimensione di vita che concili la necessità di svolgere un lavoro per sostentarsi con il bisogno di libertà e di indipendenza da tempi e spazi fissi e troppo rigidi.
Work and Travel Lifestyle
Il nomade digitale non lavora per viaggiare e non viaggia per lavorare. Sceglie autonomamente di andare in luoghi lontani dagli insediamenti urbani, in cui idealmente può vivere e lavorare in pace e tranquillità, ad un'unica condizione: avere la connessione wi-fi! La sua ambizione consiste nel poter lavorare su un’isola remota con i benefici di una megalopoli, ma senza i ritmi frenetici della città. Il nomade digitale con lo zaino in spalle viaggia leggero e con dispositivi tecnologici aggiornati.
Il neo-nomadismo digitale va oltre la moda
Startup, come Nomad Embassy e Nomadpass, seguendo la tendenza del neo-nomadismo digitale, hanno intercettando la ormai diffusa pratica tra i freelance e la propensione di alcune e rare aziende di dare come benefit ai propri dipendenti la possibilità di lavorare per un certo periodo di tempo in luoghi che non siano la sede aziendale. Infatti, le imprese offrono sempre più ai lavoratori soluzioni personalizzate per trovare i luoghi migliori, in cui vivere, lavorare da remoto e incontrare altri nomadi digitali con cui scambiare idee e progetti in spazi di coworking.
I lavori più diffusi tra i nomadi digitali
Graphic/Web Designer
Esperti di Digital Marketing: SEO, Social Media Strategist, Copywriter
Video maker
Traduttore
Insegnante on line
Programmatore Web
Fotografo
Blogger, Content creator
Assistente virtuali e addetto al Digital Costumer Sevice
Personal Trainer
Imprenditore
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